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Pubblicato da TaxMan il 24 Gennaio 2024

Fattura elettronica in ritardo: come rimediare

La fattura elettronica tardiva, con errori o addirittura omessa può causare delle gravi conseguenze per il libero professionista, soprattutto in termini di sanzioni.

Se ti sei accorto sul sito TaxMan che una fattura non è stata inviata allo SDI o è stata scartata e non corretta (simbolo rosso “errore” o “non inviata”), devi rimediare se non vuoi ricevere sanzioni.

In questo articolo vi spiegheremo cosa conviene fare in caso di ritardata fattura elettronica, ossia se utilizzare l’istituto del ravvedimento operoso o aspettare l’avviso di accertamento,

Termine emissione fattura elettronica

Il termine di emissione della fattura elettronica dipende dal tipo di fattura

  • Fattura elettronica immediata.
  • Fattura elettronica differita.

Emissione della fattura immediata

La fattura immediata deve essere emessa entro 12 giorni dal momento di effettuazione dell’operazione.

In particolare, per le cessioni di beni al momento della spedizione /consegna, per le prestazioni di servizi al momento del pagamento.

Emissione della fattura differita

La fattura differita, può essere emessa per cessioni di beni e prestazioni di servizi, in alternativa alla fattura immediata.

La fattura differita dev’essere emessa e registrata entro il 15esimo giorno del mese successivo a quello in cui i beni vengono spediti/consegnati o le prestazioni vengono effettuate. Sarà comunque necessario indicare il mese di riferimento per la prestazione.

Fatture elettroniche tardive: sanzioni se incide su determinazione reddito.

Fatture senza Iva: si applica la sanzione dal 5% al 10% dell’iva stessa, con un minimo di 500 euro.

La sanzione si riduce se procediamo al ravvedimento operoso.

Violazione che non ha inciso sulla corretta liquidazione del tributo o del reddito.

Rispetto alla casistica vista nel paragrafo precedente, le sanzioni si riducono se:

  • Le fatture senza Iva: la violazione non ha inciso sulla determinazione del reddito. La sanzione viene applicata in misura fissa da 250 a 2.500 euro.

La sanzione si riduce drasticamente se procediamo al ravvedimento operoso.

Sanzioni fatturazione elettronica: importi diversi a seconda della violazione commessa

Qui di seguito ti ho riportato in tabella le sanzioni amministrative applicate relative alla fattura elettronica, suddivise per tipologia di violazione:

Tipologia di violazioneRiferimento normativoSanzioni amministrative
Violazione registrazione o fatturazione senza conseguenze sul calcolo dell’IvaArt. 6 comma 1 D. Lgs 471/1997Da 250 euro a 2.000 euro
Fattura elettronica o registrazione omessa, tardiva o errataArt. 6 comma 1 D. Lgs 471/1997Dal 90% al 180% dell’imposta, con importo minimo di 500 euro
Violazione fatturazione e/o registrazione importi esenti, non imponibili, non soggetti ad Iva o reverse chargeArt. 6 comma 2 D. Lgs 471/1997Dal 5% al 10% dei corrispettivi, con un minimo di 500 euro; se non ci sono conseguenze sul calcolo dell’Iva o delle imposte sui redditi le sanzioni sono comprese da un minimo di 250 ad un massimo di 2.000 euro.
Violazioni solo formaliArt. 6 comma 5-bis D. Lgs 471/1997Niente sanzioni

Fattura elettronica tardiva: ravvedimento operoso

E’ possibile ridurre le sanzioni tramite l’istituto del ravvedimento operoso:

  • 1/10 del minimo della sanzione, entro 30 giorni dalla violazione quindi 25€
  • 1/9: entro 90 giorni dalla data di omissione o dell’errore quindi 27,78€;
  • 1/8: entro il termine di presentazione della dichiarazione IVA relativa all’anno in cui è stata commessa la violazione;
  • 1/7: entro il termine di presentazione della dichiarazione IVA relativa all’anno successivo in cui è stata commessa la violazione;
  • 1/6: oltre il termine di presentazione della dichiarazione IVA relativa all’anno successivo in cui è stata commessa la violazione.

Prendiamo il caso in cui la sanzione sia fissa ed è pari 250 euro, se si procede al ravvedimento operoso avrò:

  • Se la sanzione viene versata entro 90 giorni dall’errore/omissione: si versa 1/9 della sanzione minima, quindi l’importo da versare sarà pari a 27,78 euro

Fattura elettronica tardiva: cumulo giuridico

Qualora si decidesse di non sanare la violazione ma di attendere l’atto di irrogazione sanzioni da parte dell’Agenzia delle Entrate si potrebbe avvalere dell’istituto del cumulo giuridico.

  • Una sanzione minima editabile pari a 250 euro;
  • Aumento dal 25% al 200% prevista per la continuazione come da comma 1 del citato articolo. Pertanto un aumento che va da Euro 62,50 ad Euro 500,00.

L’importo così ottenuto va da un minimo di euro 312,50 [+25%] ad un massimo di euro 750,00 [+200%].

Una volta ricevuto l’avviso di accertamento, l’importo della sanzione può essere ridotto di 1/3 se si rinuncia ad impugnare l’avviso dello stesso.

Pertanto se ci si avvale della definizione delle sanzioni ex art. 16 c. 3 del Dlgs. 472/1997, nel nostro esempio avremo:

  • Euro 104,17 in caso di aumento del 25%;
  • Euro 250,00 in caso di aumento del 200%.

Confronto ravvedimento operoso vs cumulo giuridico

Solitamente conviene aspettare la sanzione dell’Agenzia se si sono inviate tardivamente oltre 9 fatture.

Codice tributo ravvedimento fattura elettronica

Il pagamento deve essere eseguito tramite modello F24, compilando la sezione erario ed utilizzando

il codice tributo 8911. L’anno da indicare nel modello è quello in cui è avvenuta la violazione.

Compilazione modello F24 ravvedimento fattura elettronica

Vediamo qui di seguito come si compila il modello F24 relativo al ravvedimento fattura elettronica:

Importo:27,78 Euro
Anno d’imposta per cui si effettua il pagamento:2019
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