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Pubblicato da TaxMan il 21 Febbraio 2024

Calcolo contributi INPS 2024 in regime forfettario

 

 
Tutti i professionisti con partita IVA hanno l’obbligo di iscriversi alla Cassa Previdenziale di riferimento (ad. esempio Cassa Forense, Enpap etc.) o in alternativa all’INPS. Questo significa che oltre all’imposta sostitutiva del 15% (ridotta al 5% per i primi 5 anni) i forfettari devono versare anche i contributi previdenziali.
 
Ma come si calcolano i contributi INPS da versare in regime forfettario?
 
Facile con TaxMan App! La app è completamente gratuita e consente di calcolare i contributi dovuti nell’anno inserendo semplicemente i parametri corretti della propria partita IVA (codice ATECO e cassa previdenziale). Inserendo un’entrata di prova del valore del fatturato annuo, poniamo 38.000 euro, la app calcola subito i contributi INPS dovuti in regime forfettario. Se ti interessa capire meglio la tassazione del regime forfettario clicca qui. Adesso ti spiegheremo nel dettaglio come funzionano i contributi INPS in regime forfettario.
 
 
 
 
 
Contributi INPS regime forfettari

I contributi previdenziali daranno diritto, una volta maturate le condizioni, ad un trattamento pensionistico.

Il calcolo dei contributi INPS nel regime forfettario varia a seconda del tipo di attività svolta:

  1. Liberi professionisti iscritti alla Gestione Separata INPS (senza Cassa)
  2. Liberi professionisti con Cassa Previdenziale
  3. Commercio
  4. Artigianato

Liberi professionisti INPS Gestione Separata

La categoria dei liberi professionisti in cassa INPS Gestione Separata  comprende coloro che svolgono attività professionali non regolamentate e non soggette ad un Ordine Professionale.

Un esempio è quello dello sviluppatore web, del grafico o web designer, stilista, esperti di marketing etc.

L’INPS Gestione Separata ha un vantaggio: non ci sono i minimali. Questo significa che si calcola in proporzione a quanto guadagnato. Per la precisione l’INPS Gestione Separata è pari a 26,07% del reddito imponibile calcolato sul coefficiente di redditività del 78% (e non su tutti i ricavi).

INPS Gestione separata si paga solitamente in due tranche, estendibili a 6. Si paga il 30 giugno e il 30 novembre.

Ogni anno sarà necessario pagare il saldo dell’anno precedente e gli acconti dell’anno in corso.

Per quanto riguarda la modalità di determinazione dell’acconto, utilizzando il metodo storico, l’importo sarà pari all’80% del contributo dovuto calcolato sui redditi prodotti e dichiarati nel modello Redditi dell’anno precedente, ricavabili:

  • nel quadro RE (reddito da lavoro autonomo derivante dall’esercizio di arti e professioni), al rigo RE 25 per la generalità dei lavoratori autonomi;
  • nel quadro RH (reddito di partecipazione in società di persone ed assimilate), al rigo RH17/RH18 col.1;
  • nel quadro LM nel rigo LM6-LM9 col. 3 della sezione I per i soggetti che hanno adottato il regime dell’imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità oppure al rigo LM34 col. 2 – LM37 col. 2 della sezione II per i contribuenti che hanno adottato il regime forfetario di cui all’articolo 1, commi 5489, L. 190/2014, sempre che sia stata barrata la casella “autonomo”.

L’acconto deve essere versato in due rate di pari importo entro le scadenze previste per il pagamento delle imposte sui redditi, e quindi, entro il 30 giugno o il 31 luglio, con la maggiorazione dello 0,4%, mentre il secondo acconto deve essere versato in un’unica soluzione entro il 30 novembre.

Esempio

Un contribuente, che esercita attività professionale di consulenza alle imprese, ha aperto la partita Iva il 1° gennaio 2024 ed è iscritto alla gestione separata Inps; ha conseguito nel 2024 un reddito imponibile pari ad euro  36.510. Il contribuente, in sede di dichiarazione dei redditi nel 2025 dovrà versare:

€ 36.510 x 26,07% = € 9.518,16 a titolo di saldo per l’anno 2024

Dovrà versare anche gli acconti per il 2025 utilizzando come base di calcolo il reddito conseguito nel 2022 e le aliquote previste per l’anno 2025:

€ 36.510 x 26,07% =€ 9.518,16

€ 9.518,16 x 80%= € 7.615

Unitamente al saldo doveva essere versato il primo acconto pari ad € 3.807 (40% del contributo dovuto); entro il 30.06.2024 (salvo proroghe) e l secondo acconto pari ad € 3.807 (40% del contributo dovuto) entro il 30.11.2024

 

Liberi professionisti con Cassa in regime forfettario

liberi professionisti con Cassa sono coloro che svolgono una professione regolamentata, soggetti ad un Ordine Professionale di riferimento. Ad esempio i medici, gli psicologi, gli ingegneri etc. Ogni Cassa ha dei contributi diversi spesso divisi in soggettivi e integrativi. Confuso? Non preoccuparti, per calcolare i contributi della propria Cassa basta selezionarla su TaxMan. Appariranno subito in calcolo tasse  i contributi dovuti e nella sezione pagamenti potrai monitorare le scadenze dei pagamenti previsti.

 

Contributi INPS Commercianti in regime forfettario.

commercianti hanno l’obbligo di iscriversi alla Gestione Commercianti ed Artigiani INPS , che prevede il versamento di contributi previdenziali in percentuale sia fissa che variabile.

I commercianti nel forfettario devono versare all’INPS una quota minimale anche se non guadagnano nulla, pari a  4.515,43 euro annui, suddivisa in 4 rate da pagare alle seguenti scadenze:

  • 16 maggio
  • 20 agosto
  • 16 novembre
  • 16 febbraio (anno successivo)

Superata la soglia dei 18.415,00  euro di ricavi, sarà necessario versare una quota ulteriore calcolata sull’eccedenza, pari a:

  • 24,48% per chi ha più di 21 anni;
  • 24% per gli under 21.

contributi INPS commercio in regime forfettario possono essere ridotti del 35%, facendo apposita richiesta. La riduzione, per i commercianti, è valida sia sulla percentuale fissa, sia su quella variabile. Facendo richiesta di riduzione, non si avrà il diritto ad un anno intero di contribuzione ma solo ad 8 mesi. E’ possibile calcolare nel dettaglio i contributi previdenziali dell’INPS commercio con TaxMan scegliendo INPS COMMERCIO nell’elenco delle casse previdenziali.

 

INPS Artigiani

Nella categoria degli artigiani rientrano tutti coloro che svolgono un’attività di produzione di beni o servizi. Parliamo quindi di idraulici, elettricisti, panettieri, orefici, ma anche parrucchieri, estetisti, etc..

Anche per gli artigiani, i contributi INPS regime forfettario vengono ripartiti tra fissi e variabili.

L’ammontare della quota fissa di 4.427,04 € e la soglia di reddito minimo pari a 18.415,00, stabiliti dall’INPS. Le date di scadenza per il versamento sono:

  • 16 maggio
  • 20 agosto
  • 16 novembre
  • 16 febbraio (anno successivo)

Variano, invece, le aliquote per la parte variabile in base al reddito.

  • 24% per chi ha più di 21 anni;
  • 23,70% per gli under 21.
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