TaxMan
Il presente e il futuro del lavoro

Pubblicato da TaxMan il 23 Gennaio 2024

Regime Forfettario 2024 – La guida gratis

Come funziona il regime forfettario nel 2024? E’ possibile aprire una partita iva in regime forfettario e quali sono i requisiti? Se stai per aprire una partita iva o sei hai già una partita IVA, ti conviene informarti sulla possibilità di adottare il regime forfettario 2024, la famosa Flat Tax, che riduce notevolmente le tasse e gli adempimenti necessari.

In questo post ti spiegheremo come funziona il regime forfettario 2024 con una guida pratica. Ti informiamo subito che non ci  sono state modifiche rispetto al 2023, a parte l’obbligo di fatturazione elettronica. Quindi:

  1. Il limite di fatturato rimane 85.000 euro annui. Questo significa che se superi tale soglia, dall’anno prossimo uscirai dal forfettario.  Attenzione: se superi i 100.000 euro uscirai dall’anno stesso.
  2. E’ obbligatoria la fatturazione elettronica. Puoi già emettere fatture elettroniche gratis con TaxMan. Leggi la nostra guida per capire come emetterle.
  3. Non si può aderire se si ha un reddito lordo da lavoro dipendente o assimilato superiore ai 30.000 euro.
  4. Non puoi sostenere spese per lavoro dipendente (dipendenti che lavorano per te) per oltre 20.000 euro annui.

A partire quindi da gennaio 2024, chi apre una partita iva deve decidere tra il regime ordinario e il regime forfettario. Se vuoi capire come aprire la partita iva online, leggi qui.

I LIMITI

Per accedere al regime è necessario possedere dei requisiti nell’anno precedente a quello di adozione del regime forfettario. I limiti  nel regime forfettario 2024 sono i seguenti:

  1. Limiti di compensi annui portati per tutte le attività a 85.000 euro
  2. Spese per lavoro dipendente, lavoro accessorio, collaboratori: limite 20.000.
  3. Redditi da lavoro dipendente nell’anno precedente: limite 30.000 euro.

Nel regime forfettario non si “scarica” nulla. Le spese deducibili sono stabilite infatti in maniera forfettaria in base al codice ATECO. Il codice ATECO è un codice che identifica l’attività svolta con partita IVA.

I coefficienti sui quali vengono calcolate le imposte dipendono dal codice ATECO di appartenenza, ossia dipendono dall’attività esercitata. Ecco i coefficienti:

Regime forfettario tassazione e adempimenti | FiscoBusiness

Ulteriori limiti di accesso al regime sono i soggetti che:

  • nell’anno di applicazione del regime:
    • esercitano attività d’impresa, arti o professioni e partecipano, contemporaneamente all’esercizio dell’attività, a società di persone o associazioni di cui all’art. 5 del Tuir, ovvero a società a responsabilità limitata in regime di trasparenza di cui all’articolo 116 del Tuir;
    • si avvalgono di regimi speciali ai fini dell’imposta sul valore aggiunto o di regimi forfetari di determinazione del reddito;
    • non residenti, ad eccezione di quelli che sono residenti in uno degli Stati membri dell’Unione europea o in uno Stato aderente all’Accordo sullo Spazio economico europeo che assicuri un adeguato scambio di informazioni e che producono nel territorio dello Stato italiano redditi che costituiscono almeno il 75% del reddito complessivamente prodotto;
    • in via esclusiva o prevalente effettuano cessioni di fabbricati o porzioni di fabbricato, di terreni edificabili di cui all’articolo 10, co. 1, numero 8), del d.P.R. 633/1972 o dimezzi di trasporto nuovi di cui all’art. 53, co. 1, del D.L. 331/1993;
  • nell’anno precedente all’applicazione del regime:
    • hanno percepito redditi di lavoro dipendente e redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente eccedenti l’importo di euro 30.000. Il limite non opera se il rapporto di lavoro dipendente è cessato nel corso dell’anno precedente, sempre che nel medesimo anno non sia stato percepito un reddito di pensione che, “in quanto assimilato al reddito di lavoro dipendente, assume rilievo, anche autonomo, ai fini del raggiungimento della citata soglia”, o non si sia intrapreso un nuovo rapporto di lavoro, ancora in essere al 31 dicembre.

Partecipazioni in società

Non puoi applicare il Regime forfettario 2024 se possiedi partecipazioni in società o associazioni la cui attività e direttamente assimilabile o collegata a quella che si esercita con partita IVA forfettaria:

  • società di persone
  • associazioni
  • imprese familiari;
  • società a responsabilità limitata, consulta l’articolo dedicato per sapere le novità approvate. E’ consentita se la società non è attiva nello stesso ambito in cui si opera con partita iva forfettaria
  • associazioni in partecipazione
  • Lavoratori dipendenti (Aggiornato con emendamento approvato il 6/12/2018)

Non potrai applicare il Regime forfettario 2024, se eserciti la tua attività prevalentemente o esclusivamente nei confronti di datori di lavoro con i quali sono in corso o erano intercorsi rapporti di lavoro dipendente nei due anni precedenti.

Le semplificazioni fiscali

I regimi forfettari sono esenti dall’iva e sono esonerati dagli adempimenti previsti dalla normativa.

Il reddito imponibile è determinato in maniera forfettaria. Non hanno quindi nessuna rilevanza le spese sostenute nel periodo. Possono essere portate in deduzione solamente i contributi previdenziali versati nell’anno. I ricavi vanno computati secondo il principio di cassa, quindi si contano solo i compensi effettivamente incassati nell’anno. Su tale reddito si applica un’imposta sostitutiva del 15% (ridotta al 5% per le nuove attività nei primi 5 anni).

Il pagamento delle marche da bollo

Con l’obbligo di fatturazione elettronica le marche da bollo devono essere assolte in modo virtuale direttamente sul sito dell’agenzia delle entrate. Il pagamento per importi inferiori a 250  euro va fatto entro il 30 novembre di ogni anno. Ti rimandiamo a questa guida che spiega come pagare sul sito dedicato dell’agenzia delle entrate

Tasse in regime forfettario

La normativa relativa alla tassazione in regime forfettario prevede l’applicazione della sola imposta sostitutiva che prende il posto dell’IRPEF.
Sono previste due aliquote, una ordinaria ed una ridotta:

  • 15% aliquota ordinaria
  • 5% aliquota ridotta (se possiedi determinati requisiti)

Puoi aderire a quella ridotta in questi casi:

  1. non aver esercitato, nei 3 anni precedenti attività artistica, professionale o d’impresa, anche in forma associata o familiare;
  2. l’attività non deve costituire in nessun modo mera prosecuzione di altra attività precedentemente svolta sotto forma di lavoro dipendente o autonomo.
    E’ escluso il caso in cui l’attività precedentemente svolta consista nel periodo di pratica obbligatoria ai fini dell’esercizio di arti o professioni;
  3. in caso di prosecuzione di attività svolta in precedenza da altro soggetto, l’ammontare dei relativi ricavi e compensi, realizzati nel periodo d’imposta precedente quello di riconoscimento del predetto beneficio, non sia superiore ai limiti di cui al comma 54.

L’aliquota ridotta dura 5 anni, mentre per l’aliquota al 15 non ci sono limiti temporali: puoi rimanere in regime forfettario finché rispetterai le condizioni di accesso. Per comprendere meglio come calcolare le tasse clicca qui. Le tasse si pagano ogni 30 giugno e 30 novembre.

I contributi Previdenziali

Solo ed esclusivamente per gli imprenditori individuali iscritti alla gestione IVS artigiani-commercianti, è prevista una riduzione del 35% sui contributi previdenziali dovuti. Sono in ogni caso dovuti i contributi minimali, ridotti del 35%. La domanda per ottenere tale riduzione va fatta entro il 28 febbraio di ciascun anno tramite il cassetto previdenziale artigiani e commercianti disponibile sul sito dell’INPS.

Per quanto riguarda INPS gestione separata , è necessario pagare una quota del 26,23% sul reddito imponibile, calcolato come indicato sopra.

Per le altre attività, le percentuali dovute come contributo previdenziale dipendono dalla cassa di appartenenza. Ad esempio i medici avranno ENPAM, psicologi ENPAP etc. Potrai calcolare le tasse delle varie casse con TaxMan semplicemente impostando la cassa nel profilo. Le scadenze dei contributi previdenziali variano a seconda della cassa. Puoi monitorarli tutti con TaxMan App, la app gratuita, selezionando la tua cassa nella sezione profilo e andando nella sezione “Scadenze”.

Come si entra nel forfettario

Uno dei vantaggi di questo regime è che possono accedere anche partite iva già in attività. Per le nuove attività va presentato il modello AA9/12 delle Agenzia delle Entrate. Il modello va presentato entro 30 giorni dall’inizio dell’attività e indicato nel quadro B alla sezione “regimi fiscali agevolati” il codice 2. Per chi invece è già in attività e desidera entrare nel forfettario, devono essere rispettati i requisiti previsti dalla legge. Chi era nel vecchio regime dei minimi, potrà continuare ad avvalersene fino al compimento del quinquennio o fino al compimento del 35 anno d’età.

Esempio di calcolo tasse

Prendiamo ad esempio un avvocato che ha incassato nell’anno compensi per 18.000 euro e versato contributi per 2.500 euro. Il calcolo tasse avverrà in questa maniera:

Compensi                                                       18.000

Reddito imponibile lordo                           14.040 (18.000*78%)

Contributi previdenziali pagati                2.500

Reddito Imponibile netto                           11.540 (14.040-2500)

Imposta sostitutiva 5%                              577 (11.540*5%)

Quanto costa il commercialista

Il vantaggio del regime forfettario è la semplicità. Di conseguenza anche avere un commercialista sarà molto meno dispendioso. Ad esempio il servizio di contabilità online con TaxMan costa solo 169 euro annui.

#apertura partita via#come aprire partita iva#fisco#forfettario#forfettario 2023#inps#limite 85.000#minimi#novità forfettario#nuove regole forfettario 2022#nuovo regime agevolato#nuovo regime forfettario 2022#partita iva giovani#regime forfettario#regime forfettario 2022#tasse

Commenti

I commenti sono chiusi