TaxMan
Il presente e il futuro del lavoro

Pubblicato da TaxMan il 3 Settembre 2018

6 cose in comune tra un millenial e un cacciatore-raccoglitore di 35.000 anni fa

 

Come ha scritto lo studioso israeliano Yuval Noah Harari nel bestseller del 2014 “Sapiens”:  “Non è stato l’uomo a addomesticare i cereali, ma i cereali ad addomesticare l’uomo”. Circa 35.000 anni fa il mondo era popolato da uomini che vivevano in piccoli gruppi di massimo 100-200 persone, si spostavano in continuazione cacciando e raccogliendo i frutti che la natura offriva. Ad un certo punto però, l’uomo cominciò a coltivare la terra ed allevare gli animali. La rivoluzione agricola era cominciata. Le città divennero più grandi, gli spazi individuali più piccoli, l’alimentazione monotona e il lavoro più faticoso. Davvero ci abbiamo guadagnato da questa rivoluzione? Secondo alcuni psicologi, reprimere l’istinto del cacciatore-raccoglitore, radicato in migliaia di anni di evoluzione, sta causando non poche sofferenze all’uomo moderno. Ma con i millenials e internet il futuro potrebbe cambiare. Un digital nomad moderno è più simile ad un cacciatore raccoglitore che ad un homus agricolus. Ecco le 6 somiglianze principali secondo noi di Taxman:

 

  1. Ama spostarsi in continuazione

Grazie ai voli low cost e internet i millenials viaggiano in tutto il mondo. Ma il cacciatore-raccoglitore non era da meno, da una piccola area nell’attuale Namibia, i primi uomini hanno attraversato mari e distese di terra per colonizzare Asia, Europa e America. Considerato che, all’epoca, un viaggio Windhoek-Bangkok durava qualche centinaio di anni, un bel risultato!

2. Non possiede una casa

Matrimonio, mutuo, casa. Ci sono passati tutti. Ma è davvero “giusto così”? Il cacciatore-raccoglitore guarderebbe con disgusto l’attuale homo sedentarius. Per lui la vita è: caccia e mangia finché puoi, poi fai le valigie e parti per una nuova avventura!  I millenials, in cerca di impiego a Singapore, Dubai, Londra, Cina e ovunque ci siano opportunità, non possiedono più una casa fissa e vivono un nuovo nomadismo, simile a quello dei nostri avi.

3. Lavora meno

Il cacciatore-raccoglitore non passava il suo tempo  a spaccarsi la schiena nei campi. Prima della rivoluzione agricola, finita la caccia e consumato il pasto, gli uomini potevano tranquillamente svagarsi per il resto della giornata. I millenials stanno riscoprendo questo stile di vita.  4 hours 4 week di Timothy Ferris è stato il manifesto del “nuovo” modo di concepire il lavoro.

4. Ha esperienze culinarie variegate

Mentre l’uomo post rivoluzione agricola mangiava cereali a colazione, pranzo e cena, il cacciatore-raccoglitore prediligeva un’alimentazione più variegata. Proprio come i millenials di oggi, che con nonchalance ordinano un ceviche peruviano, una zuppa di kimchi e altre prelibatezze provenienti da ogni parte del globo. Certo, spiegare alla nonna calabrese che a volte avresti voglia di un bel pad thai invece della peperonata è un problema ancora irrisolto.

5. Fa pochi figli

Per l’agricoltore un figlio sono braccia nei campi, per il cacciatore raccoglitore un figlio é un peso da portare in giro nelle continue migrazioni. Se ne facevano pochi.  E così per i millenials, che tra un viaggio nel sud-est asiatico e mettere al mondo una serie di pupi non hanno dubbi: vuoi perderti un piatto caldo di pho ad Hanoi??

6. Non pensa al futuro

La decisione di mettere via parte del raccolto per la semina dell’anno successivo e per avere cibo a disposizione in caso di carestie è una delle scelte più importanti nella storia dell’umanità. Era nato il risparmio. Il cacciatore-raccoglitore non avrebbe mai conservato qualcosa per i tempi duri. E così il millenials, che spendono tutto per fare esperienze da ricordare. Il risparmio è morto. Perché tanto…del doman non v’è certezza!

 

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